Un libro delizioso questo di Romain Gary, nel quale l'autore, prende spunto da un racconto autobiografico per trattare temi sociali importantissimi.
Lo scrittore, russo-francese di origine, è spesso in America per seguire sua moglie, l'attrice Jean Seaberg, impegnata a Hollywood su set cinematografici. Entrambi appassionati animalisti, adottano un grosso pastore tedesco dal pelo grigio screziato di bianco: Batka, all'apparenza docile e mansueto ma che si rivelerà in seguito essere un white dog, addestrato appositamente per aggredire persone di colore, di fronte alle quali si dimostra aggressivo e pericolosissimo.
Gary non si arrende alla diagnosi di "irrecuperabilità" e si impegna in tutti i modi per farlo rieducare, grazie anche all'appoggio dell'assistente di colore di un addestratore di cani, che dopo aver subito da lui una prima aggressione, sembra deciso a far guarire con ogni mezzo Batka.
Sono questi peraltro gli anni dell'assassinio di Martin Luther King, evento drammatico per tutta la società, che stimola rilessioni profonde sul problema del persistente razzismo in Nord America a metà del XX secolo e della guerra in Vietnam che Gary percepisce in modo netto e doloroso durante i suoi ritorni in Francia.
"...ai bianchi e neri americani manca una condivisione del dolore che non hanno mai conosciuto nel corso della loro storia, una condivisione del dolore simile a quelle sperimentate dai paesi europei, un cataclisma che affratelli".