Poggiamorella Gigi, Non salutare papà

Book Cover: Poggiamorella Gigi, Non salutare papà
Excerpt:

Ho letto questo libro tutto d'un fiato. Da donna, devo dirlo, sono partita prevenuta; da figlia, un po' preoccupata e già sofferente.

Pensavo mi sarei trovata dentro un libro difficile da leggere, uno di quelli che ti chiedono, fin dalle prime pagine, di schierarti: stai con me o contro di me?

Né di qua, né di là... naturalmente nel mezzo. Come nel mezzo, in queste situazioni, si trovano i figli. Perché, questo bel libro, parla della separazione tra un uomo e una donna e della successiva difficoltà di un padre, di mantenere e sviluppare un rapporto sano con la propria bambina, affrontando lotte quotidiane contro ottusità, incomprensioni e ripicche, cause legali e poco tempo, da rubare e da gestire, alla disperata ricerca di un equilibrio sia interno che esterno, ma soprattutto, cercando in ogni modo di evitare dispiaceri e traumi, a quello che è il suo amore più grande.

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Il racconto è amaro e particolareggiato, lo stile semplice e schietto, senza fronzoli o pateticismi, spesso ironico, sarcastico, cercando di sdrammatizzare una situazione pesante come un macigno.

Le domande che sorgono durante la lettura sono le solite: Quanto soffrono i figli di genitori separati? Quali segni indelebili gli resteranno? Quali gli strumenti che gli adulti possono adottare per evitare traumi, dai quali poi, solo con estrema fatica, ci si può liberare?

E quali colpe muovere ai genitori (e spesso, ahimé, sono le madri, nella loro posizione di "privilegio", ad usare i i figli come arma di ricatto e di "punizione"), dei quali però tutto è possibile mettere in discussione, tranne che l'amore per i propri figli? Egoismo? Superficialità? Siamo persone, abbiamo evidenti limiti, ognuno ha le proprie ferite, i propri filtri che spesso non permettono, pur desiderandolo, di superare umani egocentrismi per un fine superiore, anche quando quel fine superiore è sangue del proprio sangue. Ma questo, certo, non giustifica e non perdona e solo il tempo e la qualità dei rapporti creati, potranno costituire la cartina tornasole di un comportamento giusto o sbagliato.

Potrei scrivere innumerevoli pagine su questo libro, tante sono le riflessioni che stimola e gli interrogativi che apre. Mi limiterò però a consigliare di leggerlo, sia a chi si trova ad affrontare la stessa situazione, sia a chi potrebbe trovarcisi, sia a chi, per sua fortuna, non ci si troverà mai.

"No, non posso resistere. Ormai dorme, e le mie ghiandole lacrimali stanno spingendo come se dovessero portare a spinta quattro camion carichi di cemento armato su per una montagna. Una, due, venti, duemila lacrime bagnano il mio cuscino, mentre sento sul mio viso un sorriso disteso. Vivo sul mio volto la stessa faccia del protagonista di American Beauty subito dopo la sua morte. Un sorriso ebete e soddisfatto. Sono felice, non riesco a capacitarmi.  Lei è qui. Dopo tanto tempo. Dopo tante sofferenze. So che riandrà via domani, ma adesso è qui e per me non conta niente altro".

COMPATTA

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