Un grande scrittore, un grande personaggio: bastano questi due elementi a garantire la qualità di una buona lettura.
In questo agile romanzo hard boiled Leo Malèt gioca con gli stereotipi del genere noir, ambientando la vicenda in un quartiere di Parigi, Saint-Germain-des-Près, che è da sempre riconosciuto come il luogo di ritrovo degli intellettuali. L'incipit è quanto di più convenzionale ci possa essere, un furto di gioelli e il ritrovamento di un cadavere: da qui partono però una carrellata di personaggi e situazioni assolutamente originali ed avvincenti.
Il protagonista, l'investigatore Nestor Burma, si aggira tra locali notturni, caffè e alberghi da due soldi, muovendosi tra una varia e colorita umanità fatta di scrittori egocentrici, ladruncoli, prostitute alcolizzate, giovanotti viziati, tossicodipendenti e rissosi. L'investigatore è un personaggio riuscitissimo, protagonista di una lunga serie di storie a lui dedicate ed ambientate in diversi arrondissement di Parigi: Malèt lo descrive con un carattere cinico e sarcastico, indolente ma umanissimo, con grandi contraddizioni ma anche un acume investigativo notevolissimo.
L'atmosfera di Saint-Germain-des-Près è perfetta per fare da sfondo ad un romanzo che non delude di certo gli amante del genere.
Recensione di Romolo Luciani