Lorenzo, il protagonista di questo libro, è un ragazzo di trentadue anni con un diploma di geometra che ha da poco perso il lavoro e che, come molti giovani di oggi, fatica a trovarne un altro. Vive con la madre apprensiva e premurosa e le sue giornate trascorrono tra il divano, qualche sfortunato colloquio di lavoro e incontri con i suoi amici Giorgio, Catia, Massimo e Fabio detto il "tranquillizatore", l'amico che tutti vorremmo, quello che puoi chiamare a qualsiasi ora del giorno e della notte ed ha sempre li, pronta, la frase giusta per confortarti e darti coraggio.
Mentre scivola sempre più in un irrimediabile sconforto, affannandosi a inseguire quello che lui ormai definisce il "sogno di una vita normale", Lorenzo riceve la proposta di un lavoro decisamente originale: vestirsi da faraone e stare immobile come una statua all'angolo di una piazza del centro di Roma, muovendosi di tanto in tanto per attirare i passanti perché gettino qualche monetina ai suoi piedi. Li, in equilibrio su un piedistallo dorato, incrocerà gli occhi di una ragazza di cui si innamorerà perdutamente.
Colpisce di Lorenzo il senso di ironia e autoironia, quel suo modo un po' umoristico e un po' sarcastico di prendere in giro se stesso, chi gli sta intorno e la società intera. Anche nel raccontare un periodo e una condizione per lui drammatica, riesce a strappare un sorriso e a guardare avanti con ottimismo, infondendo lo stesso senso di speranza in chi legge.
Un libro molto divertente, nonostante l'argomento delicato e serio, che invita a prendere la vita con leggerezza e ad affrontare le difficoltà ironizzandoci anche un po' su.
"L'essere umano è fatto per il settanta per cento d'acqua. Il restante trenta per cento deve essere costituito dalla speranza: H2O + «Vedrai che andrà tutto bene»".
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